....E fu così che dopo i lupi cattivi della Fia Italbrokers i porcellini della Stella Rivarolese incontrarono la castissima CATTOLICA BOGLIASCO.
La partita si giocò appunto a Bogliasco, nota località marittima ligure, dove i turisti vanno a bagnarsi le membra per rinfrescarsi del caldo estivo e dove la Sampeddoria si allena.
Ma il giorno della partita Mago Gelo, assieme a Mago Vento decisero di farla da padrone.
Il risultato fu uno splendido 0-0 con spassosissime serie interminabili di meali: in pratica la partita è stata giocata in un meali.
Nonostante Mago Gelo e Mago Vento il punticino è da considerarsi buono: questo ci permette di assalire le vette della metà classifica e mirare ad un risultato di prestigio.
Ma, perchè nella vita c'è sempre un ma, il risultato più importante e sorprendente è che siamo PRIMI IN CLASSIFICA DISCIPLINA e questo ci permette di sognare un'altra finale, forse, in quel di Marassi.
E dopo la Cattolica venne il Genova Lex, quasi ultimi in classifica del campionato.
Al Torbella semo forti e semo fighi...e chi passa? anzi chi osa passare?
E poi sti qui sono (quasi) ultimi!
E noi, come il Titanic prima di partire, siamo scesi in campo credendo di essere inaffondabili.
Ma si sa come finì lì al largo di Terranova in quella famosa notte del 1912.
Non tutti invece sanno come finì al Torbella contro il Ge Lex.
Allora, primo tempo da noia paurosa.
Nel secondo tempo iniziano i botti.
Ed anche le botte, involontarie per fortune.
In una di queste la punta ospite si fa largo sgomitando e così facendo rompe il labbro al nostro defender Angelo che finisce per cadere sanguinolento proprio sulla punta: rigore,con qualche nostra rimostranza che facciamo notare come la faccia di Angelo, a seguito dello sgomitare, sia diventata quasi come un'opera di Picasso.
Dal dischetto l'esperto Calabrese insacca per il vantaggio ospite.
Ma la Stella pareggia su punizione: Ariete, alla Platinì, insacca per l' 1-1.
La partita sembra stancamente andare verso il pareggio ma a pochi minuti dal termine, sul filo del fuorigioco, gli ospiti passano definitivamente in vantaggio con un giovane e bravo ecuadoregno subentrato da dopo.
Qualcuno di noi protesta dicendo che era fuorigioco: poco importa, ci può stare, sbagliamo noi, possono anche farlo gli arbitri che da due anni a questa parte hanno mostrato notevoli miglioramenti.
Ma sia chiaro, nonostante gli episodi quasi dubbi: abbiamo perso "grazie" a noi.
E fu così che al Torbella in pochi si salvarono da quel disastro di prestazione, rimasto impresso nella memoria, quale monumento della presunzione umana: per fortuna nel post partita al bar, una birra ed il fantastico panino di Polpo Mario hanno mitigato la tragedia.
In classifica rimaniamo sempre a metà della metà ma primi nel ranking disciplina: questo per noi significa tanto.